Eccoci arrivati alla fine degli articoli relativi alla gestione della logistica.

Naturalmente non abbiamo la minima ambizione di aver esaurito l’argomento: un’efficace operatività logistica è un tema sempre più presente nell’operatività aziendale, e sempre più interessato dalle tecnologie che man mano gli vengono messe a disposizione (strumenti di mobilità, indentificativi della merce, geolocalizzazione, droni, ecc.).

Abbiamo comunque la speranza che la nostra esposizione abbia coperto i temi di base, perché possiate avere una visione sufficientemente chiara di questo argomento.

Per permettervi una consultazione completa, in questo ultimo post elenchiamo i richiami ai precedenti, così potete perdervi in tutta tranquillità.

Nel primo post, dopo una breve introduzione, abbiamo presentato le principali informazioni che tratta la logistica: per ogni articolo, la quantità, la localizzazione, la proprietà.

Nel secondo post abbiamo descritto dove si trovano queste informazioni (il REG) e qual è lo strumento per aggiornarle (il movimento di magazzino).

Siamo poi entrati nel cuore del problema, cercando di precisare cosa vuol dire eseguire una logistica informatica e non una semplice gestione di magazzino.

Ci siamo fatti più ambiziosi e con il quarto post abbiamo descritto gli strumenti per pianificare la logistica: le richieste di movimentazione (testate e righe), con un esempio di motore inferenziale, il processo che elabora le regole aziendali che guidano gli spostamenti.

Successivamente abbiamo descritto i principali spostamenti a cui è soggetta la merce (i ricevimenti, gli spostamenti interni, i prelievi e versamenti della produzione e le spedizioni)

Se fossimo stati bravissimi avremmo finito qui, ma, data la nostra natura imperfetta, ogni tanto dobbiamo verificare se la realtà fisica (la giacenza effettiva) corrisponde a quanto registrato informaticamente, e, se ciò non avviene, allineare la seconda alla prima.

Lo strumento per eseguire questa attività è l’inventario fisico, a cui abbiamo dedicato tre articoli:

  1. L’impostazione dell’inventario 
  2. Il calcolo delle inefficienze
  3. L’inventario aperto e chiuso

Per concludere, abbiamo riservato un post al tema della tracciabilità dei lotti, per analizzare le cause dei (rarissimi, naturalmente) inconvenienti che si possono verificare a causa di difetti presenti negli articoli (prodotti e acquistati).

E con questo è tutto.

Buona lettura e buona logistica.

Published On: Marzo 27th, 2020 / Categories: Logistica / Tags: , , , /

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