Come hai vissuto questo periodo di quarantena?

Inizialmente ho riflettuto immediatamente sulla necessità di cambiare stile di vita per reagire a questa situazione. All’inizio è stato difficile perché siamo sempre stati abituati a vivere una realtà veloce nelle sue richieste e anche veloce nell’esigere le risposte, mentre per rispondere all’emergenza Coronavirus ci è stato chiesto di fermarci, restare a casa, non fare, mentre molti di noi erano abituati a vivere la propria quotidianità un po’ di corsa. Come ho vissuto questo periodo? Da un lato ho abbandonato lo stress quotidiano che era legato alle mie routine precedenti, dall’altro è stato sostituito con preoccupazioni legate allo stato di salute dei familiari o al senso di noia che in pochi siamo abituati a provare e che ha caratterizzato la prima parte di questo periodo. Ho dovuto convincermi che questo momento di radicale cambiamento sarebbe diventato fonte di opportunità, ho voluto provare a non lasciare al caso il trascorrere di questo periodo ma invece di cercare di ottimizzarlo in qualche modo.

 Com’è stato lavorare in smart working?

Lo smart working ha aiutato tantissimo, anche se nell’attività che svolgo e per la cultura già presente in azienda, noi siamo già avvicinati al lavoro agile, spostandoci in diverse sedi, lavorare in autonomia e per obiettivi, in questo senso il nostro modello organizzativo è già caratterizzato da un’assenza di vincoli di spazi e una flessibilità di orari. Abbiamo già sperimentato anche l’esperienza del lavoro da casa prima di questo periodo di lockdown. Certo, ho dovuto sviluppare una nuova capacità di organizzazione di priorità e di tempi soprattutto perché personalmente la difficoltà più grande che ho incontrato in questo periodo in quanto donna e mamma è stata la suddivisione e la condivisione degli spazi domestici con i famigliari. Questo mi ha portato a sviluppare una certa autodisciplina nel trovare la concentrazione giusta che ci vuole la mia attività lavorativa. Ho un po’ sofferto l’isolamento dai miei colleghi, però l’iniziativa di incontrarci in conference call una volta a settimana è molto importante anche per scambiarci pareri, per condividere quello che succedeva nel rapporto con i nostri clienti.Se penso allo smart working penso a qualcosa che ha portato una nuova dimensione, e soprattutto un risparmio nei tempi di spostamento che non è indifferente e quindi un nuovo equilibrio tra la vita personale e quella lavorativa. 

Come siamo riusciti a garantire supporto ai clienti?

E’ importante sottolineare che la soddisfazione del cliente è stata in questo periodo la maggior soddisfazione nostra perché non si è sentito abbandonato, ma ha ricevuto anche in questo momento così particolare le risposte a qualsiasi sua domanda e qualsiasi suo problema riscontrato proprio in questa situazione di emergenza. 

Le esigenze dei clienti credo siano rimaste le stesse, ma è cambiata la modalità con cui queste si presentano e soprattutto quelli che erano più restii, hanno dovuto adattarsi alla digital transformation . Questo periodo di emergenza in questo senso ci ha spinto a concretizzare l’utilizzo della digital transformation facendocelo sperimentare in prima persona e insegnandoci ad apprezzare quello che l’ottimizzazione degli strumenti tecnologici ci ha portato ad avere e quindi la continuità delle attività di business. Abbiamo potuto anche apprezzare il valore delle piattaforme di collaborazione digitale.

Come pensi che sarà la fase 2 ?

Io quando penso a fase 2, che abbiamo iniziato da qualche giorno, penso soprattutto a una parola d’ordine: cambiamento. Perché la fase 2 sarà un momento di rinascita quindi ognuno di noi (noi tutti: collaboratori, fornitori, clienti) dovrà avere il coraggio di spingersi oltre alla propria zona di comfort, quella che abbiamo sempre vissuto fino agli inizi di marzo. Questo è inevitabile, perché sono cambiate le abitudini sociali. E cambieranno di conseguenza anche quelle lavorative di ognuno di noi. Quindi armandoci di grande spirito di adattamento, dovremo affrontare questo nuovo stile di vita. 

Published On: Maggio 10th, 2020 / Categories: News da smeup / Tags: , /

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