L’Iperconvergenza è l’ulteriore passo all’interno del processo di virtualizzazione dell’ambiente datacenter che va a concentrare in un unico host le tecnologie di compute, storage e network.

Da diversi anni i sistemi storage si sono convertiti in OS specializzati nella gestione dello storage, allontanandosi dalle piattaforme hw dedicate che erano la quasi totalità dell’offerta diversi anni fa. Analizzando l’offering di tutti i vendor vediamo che l’architettura portante è basata sempre su piattaforma x86. Partendo dalla sostanziale uniformità tecnologica ne deriva che possiamo eseguire questi software direttamente nell’hypervisor, sotto forma di moduli dell’hypervisor o di virtual machines dedicate.

Per ottenere tutto questo partiamo da server di tipo tradizionale con dischi a bordo. Il software di iperconvergenza prende possesso della parte di disco. La ridondanza del dato viene ottenuta effettuando una replica sincrona di tutte le scritture su (almeno) un altro host. Ne deriva che le virtual machine esistono sempre almeno su due hypervisor. Il compito del software di iperconvergenza è quello di garantire la trasparenza di questo processo e la sua affidabilità.

Partendo da questa semplice premessa riusciamo ad ottenere un consistente numero di vantaggi:

  • Grande semplicità. Una soluzione base parte da 2 o 3 host di virtualizzazione con a bordo dei dischi tradizionali. Il software di iperconvergenza si occupa di virtualizzare questi in un numero limitato di spazi utilizzabili dall’hypervisor, integrandoli all’interno del sistema di gestione. Il numero di oggetti diminuisce radicalmente ed integra tutte le funzioni.
  • Grandi performance. Grazie all’uso della potenza dei server e dell’hw moderno come SSD o grandi cache, le performance dello storage risultano radicalmente accelerate. Le Virtual Machine accedono ai dati preferenzialmente in maniera locale, abbattendo le latenze sia in lettura che in scrittura. In una situazione reale con il 20% di spazio disco in SSD è facile ottenere delle prestazioni superiori a 15.000 IOPS per ognuno degli hosts, permettendo ad un cluster di 3 nodi di avere prestazioni da oltre 40.000 IOPS.
  • Grande flessibilità e scalabilità. Gli spazi di crescita sono pressoché illimitati. Se vogliamo crescere con lo spazio basta aumentare i dischi nei server, se vogliamo aumentare la capacità computazionale aggiungiamo nodi, se abbiamo bisogno di aumentare le prestazioni dello storage possiamo aggiungere dischi SSD o altri nodi al cluster.
  • Grande libertà di scelta. Le soluzioni iperconvergenti sono basate su software e, di conseguenza, possono essere applicate su diversi vendor HW anche all’interno della stessa installazione, permettendo la scelta della migliori e più innovative soluzioni.
Published On: Marzo 29th, 2018 / Categories: Infrastruttura / Tags: , , , , , /

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