I problemi WiFi affliggono molte aziende oggi, nonostante queste connessioni rappresentano oggi il metodo più conosciuto di interconnessione ad una rete, con una stima di più di 10 miliardi di device abilitati nel mondo.
Ad oggi infatti, sia negli uffici che nelle abitazioni, il numero di dispositivi client collegati tramite una connessione senza fili ha oramai superato quelli con il classico cavo di rete.
Con l’avvento delle nuove tecnologie inoltre, a fianco dei dispositivi mobili nelle aziende, hanno cominciato a essere presenti sempre più sensori e apparecchiature in ambito IoT che usufruiscono di una connessione di tipo Wi-Fi rendendo le infrastrutture senza fili una componente fondamentale e abilitante.
Questo tipo di tecnologia richiede però una preparazione tecnica ed una conoscenza delle reti maggiore, soprattutto nella fase di progettazione; la conseguenza diretta è che spesso ci troviamo ad utilizzare reti Wi-Fi con continui problemi di performance e di stabilità. Analizziamone le cause.
Il 70% dei problemi WiFi, intesi i malfunzionamenti delle connessioni, è riconducibile a problematiche del livello 1 della pila ISO/OSI, ovvero al livello di accesso al mezzo trasmissivo: l’aria.
I restanti casi riguardano più che altro anomalie nella fase di autenticazione.
Come risolvere i problemi Wi-Fi?
Occorre da subito individuare il problema, cercando di capire se si verifichi sempre, in determinati orari o a seguito di particolari eventi; dopodiché individuare il numero di client affetti dalla preoccupazione, in modo da determinare la capillarità della medesima.
Recuperate queste informazioni, si procede con una serie di verifiche lato client, come la corretta versione dei driver e la compatibilità con il sistema operativo.
Inoltre i moderni Access-Point hanno reso disponibili nuovi canali spesso non compatibili con dispositivi vecchi o non correttamente aggiornati, occorrerà quindi procedere con una corretta configurazione degli access-point interessati in modo da escludere le frequenze non compatibili.
Essendo l’aria un mezzo trasmissivo condiviso, la corretta progettazione e dislocazione degli apparati è fondamentale per evitare interferenze, sovrapposizioni di canale e sovraccarichi di frequenze. È consigliabile quindi da subito attivare ance le frequenze 5Ghz suddividendo il carico e la concentrazione dei client.
Ulteriori controlli riguardano la versione dei firmware degli apparati, facendo sempre riferimento alle note di rilascio per verificarne la compatibilità, il corretto dimensionamento dei carichi di alimentazione (PoE) e delle potenze di segnale.
Non sempre un segnale più forte corrisponderà ad una connessione più stabile: si potrebbero verificare difficoltà nel roaming da un access-point ad un altro, oppure, si potrebbe ricevere un segnale forte ma ad una distanza elevata: in questo caso la scheda di rete di un client mobile potrebbe non essere in grado di rispondere in maniera adeguata ad una distanza così grande.
Per evitare di trovarsi in una di queste condizioni, consigliamo quindi di progettare correttamente sin da subito la rete WiFi avvalendosi di professionisti nel caso non si disponessero le competenze necessarie.
Gianpiero Ciola
Offering Manager – SMEUP ICS
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