I servizi di cloud collaboration hanno dimostrato come l’introduzione di nuove tecnologie e di nuovi paradigmi siano stati una scelta vincente soprattutto in particolari momenti come quelli che abbiamo dovuto e stiamo affrontando, caratterizzati da un accesso limitato alla normale operatività.

Utilizzare servizi basati sul cloud ha contribuito a mantenere alto il livello di produttività dei collaboratori permettendo loro di accedere al di fuori dei propri uffici e con dispositivi diversi e spesso non appartenenti alla normale dotazione aziendale.

I vantaggi del cloud computing sono ormai apprezzati anche dalle aziende con un approccio conservativo nell’introduzione di nuove tecnologie, e i primi servizi oggetto di migrazione sono stati quelli della collaboration, del CRM e della condivisione dei file.

Flessibilità, velocità e rapidità nel cambiamento sono state quindi le leve che hanno permesso alle aziende di affrontare queste tematiche impreviste con un approccio emergenziale.

Tutto questo però ha spostato temporaneamente l’attenzione da alcune criticità riguardanti tematiche di sicurezza e riservatezza nell’accesso alle risorse aziendali.

Una parte sempre più considerevole dei dati rilevanti di una azienda risiede o è in qualche modo veicolato da servizi cloud, che non essendo all’interno dei data center aziendali, non può essere sottoposto alle opportune policy di sicurezza tramite le soluzioni tradizionali quali firewall, antivirus, vpn.

Mettere in atto una corretta ed adeguata politica di trasformazione digitale, adeguando le politiche di sicurezza agli ambienti cloud, implica sottoporre ad analisi ed a variazioni numerosi fattori e processi spesso migliorabili con l’introduzione di un elevato livello di tecnologia declinato in maniera puntuale da professionisti del settore.

Occorre quindi utilizzare nuovi approcci e nuove metodologie per continuare a garantire un adeguato livello di sicurezza e riservatezza dei propri dati e introdurre meccanismi in grado di mantenere il controllo puntale a cui si è sempre stati abituati.

Ecco alcuni scenari possibili che si possono affrontare per migliorare il livello di sicurezza:

  • governance delle applicazioni (locali e pubbliche come Office 365, GSuite,Salesforce…)
  • differenziazione accessi tra rete corporate e public/home Wi-Fi
  • SingleSignOn
  • protezione dell’autenticazione (2FA)
  • verifica della conformità degli standard GDPR
  • data loss prevention (servizi cloud)

Scalabilità, flessibilità e sicurezza, correttamente declinati all’interno dei differenti contesti operativi delle aziende, si tradurranno in Infrastrutture, Cloud computing e servizi di Sicurezza che da sempre compongono il nostro portfolio di offerte di “Smart Access” che vogliamo continuare ad affrontare assieme a voi.

Gianpiero Ciola
Offering Manager – SMEUP ICS
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Published On: Maggio 29th, 2020 / Categories: Smart working / Tags: /

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