L’Integrazione con PLC Siemens

La diffusione dei PLC Siemens

Entrando in un reparto di produzione, a seconda delle dimensioni dell’azienda, ci si può imbattere in un parco macchine certamente eterogeneo, con dimensioni che vanno dal piccolo-medio al molto vasto. In genere si tratta di macchine estremamente personalizzate o adattate sulle esigenze del cliente, che hanno quindi richiesto uno studio progettuale e una realizzazione affidata a ditte specializzate.

Le realtà costruttrici di apparati industriali hanno al loro interno o si affidano esternamente ad integratori per le parti relative all’automazione.

In Italia, come nel resto d’Europa, una grossa fetta di integratori utilizza nei propri progetti gli strumenti Siemens.

Che si parli quindi di taglierine, confezionatrici, bobinatrici, centrifughe, impianti di fonderia o ancora depuratori, poco importa dal punto di vista della connessione al sistema gestionale. Ciò che conta è che il cuore pulsante dell’automazione, ovvero il PLC, sia di tecnologia nota e Siemens rientra in questo caso.

I PLC S7-300

Parlando della connettività verso il sistema gestionale, i PLC Siemens possono essere suddivisi in due categorie.

La famiglia meno recente è rappresentata dai PLC S7-300. Questa ha conosciuto il suo picco di diffusione nelle precedenti decadi, mentre oggi, per i progetti nuovi, è in genere sostituita dal secondo gruppo che
vedremo tra poco.

Gli apparati S7-300 sono integrabili via protocollo Siemens TCP/IP Ethernet.

Come suggerisce il nome, questo metodo di comunicazione si basa sullo stack TCP/IP e viaggia su cavo ethernet. Quindi i modelli della famiglia S7-300 che non dispongono di porta ethernet integrata, dovranno essere dotati di modulo CP.

La differenza tra Siemens TCP/IP Ethernet ed uno standard TCP/IP, sta nella parte finale di interpretazione del messaggio.

Grazie al Siemens TCP/IP Ethernet gli elementi di informazione del PLC sono direttamente mappabili e interpretabili.

Ciò significa che sono indirizzabili i singoli I/O per leggerne lo stato (gli elementi di tipo E e A), i merkel di memoria (gli M) e tutti i campi dei datablock (ovvero le DB). Quindi qualsiasi informazione che sia gestita o
conosciuta dal PLC è potenzialmente esportabile verso i sistemi esterni.

Le nuove generazioni di PLC Siemens

La seconda categoria è costituita dagli apparati di nuova generazione, ovvero le famiglie S7-1200 e S7-1500.

Queste dispongono nativamente di porta ethernet integrata e protocollo Siemens TCP/IP Ethernet visto in precedenza.

La novità rispetto al gruppo degli S7-300 riguarda la disponibilità, dietro attivazione di licenza Siemens, del protocollo OPC UA.

Questo permette all’integratore di selezionare i valori da rendere disponibili all’esterno, oltre che gli evidenti vantaggi intrinsechi del protocollo OPC UA stesso.

Uno su tutti, utilizzando l’OPC UA non è necessario conoscere l’indirizzo di memoria delle variabili, perché, lato client, è possibile esplorare l’albero gerarchico delle informazioni e selezionare quelle di proprio
interesse.

L’esperienza del team IIoT smeup

Come si evince dalla premessa di questo articolo, il team IIoT di smeup ha spesso incontrato, nel corso della propria esperienza, casi di interconnessione con sistemi Siemens.

La padronanza degli strumenti di interfacciamento e il know how tecnologico sul prodotto Siemens, permettono al team di realizzare lo scambio dati con una prospettiva completa, dalla consulenza con l’integratore per la corretta configurazione delle informazioni alla creazione dei flussi verso il sistema gestionale.

Marco Ambrosini
Industrial IoT – smeup
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Published On: Aprile 13th, 2020 / Categories: IOT /

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