L’Italia dal 2015 ha ripreso a investire in ICT e continuerà a farlo nel prossimo triennio.
La spinta è dovuta alle componenti più innovative e legate alla trasformazione digitale, che registreranno crescite sostenute almeno sino al 2018: IoT +14,9%, Cloud +23,2%, Big Data +24,7%, piattaforme per il web +13,3%; mobile business +12,3%, sicurezza +4,4%.
IIQ 2016 | ||
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Spesa End User | Variazione su anno precedente | |
Milioni di Euro | % | |
Hardware | 1.736,7 | 1,6% |
Software | 1.217,2 | -0,2% |
Servizi di sviluppo | 895,6 | -1,5% |
Servizi di gestione | 1.438,3 | 4,1% |
Totale IT | 5.287,8 | 1,3% |
TLC Fisso | 3.417,9 | -0,8% |
TLC Mobile | 4.846,2 | 1,4% |
Totale TLC | 8.264,1 | 0,4% |
Totale ICT | 13.551,9 | 0,8% |
Fonte: SIRMI SpA – Luglio 2016
La componente IT cresce nel IIQ del +1,3% ma l’andamento delle diverse componenti è discontinuo: l’Hardware cresce dell’1,6%, il Software è in lieve calo (-0,2%), i Servizi di sviluppo registrano un decremento del -1,5%. Proseguono invece il trend di crescita più sostenuta i Servizi di gestione (+4,1%).
Il mercato delle Telecomunicazioni vede la componente del Fisso più penalizzata (-0,8%) rispetto al Mobile che cresce dell’1,4%.
Secondo l’Osservatorio Digital Transformation Academy della School of Management del Politecnico di Milano che ha intervistato più di 200 Chief Information Officer e Chief Innovation Officer di aziende italiane e Pubbliche Amministrazioni, il budget ICT per il 2017 risulta leggermente in crescita rispetto al 2016, con una variazione percentuale che oscilla tra lo 0,5% e lo 0,6%.
I trend d’investimento riguardano sia soluzioni più tradizionali come ERP, Big Data, Business Intelligence, processi di digitalizzazione e dematerializzazione, sia la gestione dell’innovazione digitale all’interno dell’azienda.