Con questo annual report, vogliamo iniziare un modo di comunicare che renderemo costante nel tempo. E’ importantissimo comunicare. Purtroppo in un contesto come il nostro non è facile perché siamo tanti e perché le cose cambiano, ma questo non ci esime dal costante impegno alla comunicazione. Lo facciamo con questo strumento ma siamo insoddisfatti, vorremmo fare di più, siamo aperti ad ogni ulteriore suggerimento.
Qui cerchiamo di dare significato a quanto è avvenuto nel 2016 e qualche spunto su quello che stiamo pianificando per il 2017 e per gli anni successivi. Nel nostro prossimo incontro di KickOff 2017 cercheremo di essere più chiari sulle direzioni e sugli obiettivi che ci poniamo per il futuro.
In termini generali, abbiamo passato anni complessi in un contesto economico ricco di incertezze e il 2016 è stato in continuità. Come Gruppo Sme.UP abbiamo l’orgoglio di avere attraversato questi anni senza perdere di vista la destinazione, tenendo dritta la barra di direzione e con una gestione della complessità che con l’aiuto di tutti voi ci ha permesso non solo di stare sul mercato ma di crescere in volumi, in organizzazione e clientela. Nelle pagine di questo documento ci sono i dati di dettaglio che mostrano quanto qui affermo.
Con il 2016 vogliamo anche considerare chiusa la fase di progetto che abbiamo iniziato con la fusione Query – Smea del 2013. Il piano prevedeva di raggiungere in 5 anni i risultati che sostanzialmente possiamo considerare raggiunti con un anno di anticipo. Oggi possiamo dire con orgoglio che cominciamo ad essere un gruppo. Abbiamo investito sul progetto, l’abbiamo fatto con le nostre risorse, abbiamo rinunciato ad una parte della marginalità di breve periodo ma come sempre ci interessano più le prospettive che gli utili dell’anno e gli utili ci interessano per la solidità.
Abbiamo realizzato i nostri obiettivi con pazienza e determinazione e senza strappi. Lo voglio sottolineare perché era il rischio che molti fra coloro che vedevano il piano paventavano. Abbiamo avuto e abbiamo le nostre difficoltà ma contiamo su un patrimonio fatto di persone di qualità prima umana poi anche professionale.
In questi mesi abbiamo definito le linee guida del piano dei prossimi 5 anni. Come ho già avuto occasione di dire in altri contesti, il nostro futuro sarà in linea di continuità con la nostra storia. Continueremo pertanto ad investire su nostre soluzioni ovviamente adeguando i prodotti alle tecnologie disponibili ma sempre ponendo al centro il contenuto applicativo della nostra proposta. Continueremo con la politica delle acquisizioni/partecipazioni con l’intento di identificare quelle intelligenze che possono essere valorizzate dall’appartenenza al nostro Gruppo portando esse stesse valore a tutti noi.
Le dimensioni che abbiamo e ancora di più quelle a cui pensiamo richiederanno un grande sforzo organizzativo e di controllo. Ci piacerebbe avere i vantaggi della dimensione ma conservare tutti quelli dei piccoli gruppi autonomi, affiatati e prossimi al cliente. I gruppi potranno essere geografici o di competenza, l’organizzazione dovrà essere chiara e rispettata ma la professionalità di tutti dovrà permettere di ridurre la burocrazia. Cercheremo di rendere sempre più chiara (nel sistema stesso) l’organizzazione. Da quest’anno inizieremo a lavorare partendo da un budget come parte di un business plan di medio periodo che possa descrivere in termini anche numerici gli obiettivi strategici.
Il nostro modello è ambizioso e per questo complesso. Più avanti riprenderemo meglio la descrizione del modello organizzativo che vuole far convivere una visione per azienda e una per linea di business dove i brand delle singole società e del Gruppo Sme.UP (ma anche dei vendor) si sommano.
Il sistema sarà supportato dai nostri software e dovremo essere un esempio concreto di efficienza ed efficacia accelerata proprio dagli strumenti che proponiamo ai clienti.
Il piano dei prossimi cinque anni è quello di arrivare a 60 milioni di euro di fatturato consolidato. Pensiamo di poter raggiungere questi risultati con le risorse finanziarie che gli azionisti hanno lasciato e che lasceranno dentro l’azienda. A tal fine lavoreremo per aumentare la redditività, in termini percentuali prima ancora che in valore assoluto. L’obiettivo non è la crescita in sè ma il mantenimento di livelli di equilibrio che possano garantire serenità agli azionisti, alle persone che lavorano per il Gruppo Sme.UP e dare ai clienti la percezione di continuità e di capacità di investimento in ricerca e formazione.
Consentitemi di chiudere con un sentito grazie perché i risultati raggiunti sono un orgoglio per ogni persona che ha contribuito. Proprio perché la nostra linea è quella della continuità, anche il vostro contributo deve essere in continuità. Vi chiedo di essere ancora di più disponibili al cambiamento, allo studio (e per studio intendo proprio studio!) e alla collaborazione. Mi faccio garante verso tutti i collaboratori sul supporto di tutti gli azionisti e di tutta la direzione del Gruppo Sme.UP. Vi riporto la frase dell’autore de “Il Piccolo Principe”. Per quanto mi riguarda non sono interessato alla barca ma al mare. Conto di farlo con un gruppo alimentato dalla passione.
Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare
legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la
nostalgia per il mare vasto e infinito.