L’emergenza Covid-19 da emergenza sanitaria si è velocemente tramutata in emergenza organizzativa ed economica per le imprese italiane.
Le misure adottate per l’emergenza hanno infatti avuto un impatto notevole su tutte le attività soprattutto per i ritmi e i modelli lavorativi su cui si basa il lavoro al giorno d’oggi. L’interruzione degli spostamenti e delle relazioni sociali fisiche hanno infatti un effetto non indifferente su un’economia basata sulla globalizzazione, l’interconnessione tra persone e aziende anche oltre confine, azioni e reazioni in tempo reale. Il risultato è stato un inevitabile rallentamento di tutte le attività, da quelle produttive a quelle distributive e a catena tutte le altre, compresi gli uffici e le agenzie.
Questo soprattutto va ad impattare la continuità di business e di servizio delle aziende.
Fortunatamente, la modalità dello Smart working stava già emergendo in tempi recenti ed è stato possibile per molte aziende adottare questa modalità lavorativa per non fermarsi.
Non si può certo dire che questa modalità possa sostituire in toto le attività tradizionali come ad esempio i viaggi presso i clienti, le riunioni, le sessioni di demo,ma molti incontri personali possono essere proposti da remoto tramite strumenti di videoconferenza.
Anche il personale tecnico, che è tra le figure che maggiormente si trova a lavorare a stretto contatto con il cliente o presso le sue sedi, può operare tramite specifici dispositivi che consentono di eseguire alcune attività da remoto.
Gli strumenti di Smart Working garantiscono infatti il mantenimento del carattere collaborativo del lavoro, aspetto oggi più che mai essenziale, soprattutto in un periodo di distanziamento sociale come quello che stiamo vivendo in questo momento. Permettono infatti la gestione in modalità collettiva e collaborativa di molte attività, grazie a funzionalità specifiche come la condivisione di immagini e streaming, consentendo reazioni in tempo reale e redazione di documenti condivisi.
Ma non solo: alcuni tools consentono di accedere in modalità remota ai sistemi a cui altrimenti non sarebbe possibile accedere in modalità fisica.
In questo senso, possiamo affermare fermamente che le nuove tecnologie digitali stiano venendo in soccorso delle aziende, che possono in molti casi mantenere attive alcune attività aziendali garantendo continuità di business sopperendo all’impossibilità della presenza fisica.
In particolare queste nuove modalità di attività digitale aiutano ad aiutare: la collaborazione è infatti un elemento prezioso che adesso più che mai sta tornando alla luce. L’interconnessione tra le persone, che in alcuni momenti, soprattutto agli albori, poteva presentare un’accezione negativa (quante volte abbiamo pensato di essere “troppo connessi”?) oggi si sta rivelando la rete fondamentale che permette alle aziende di unire le proprie forze per cercare di non fermarsi e ai singoli di subire meno l’impatto del distanziamento sociale. E anche il lavoro sicuramente non potrà che trarne giovamento di conseguenza.
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