La gestione del personale si rivela essere una delle più importanti attività per un’azienda. Per quanto sia fondamentale prendersi cura dei processi produttivi e dell’ammodernamento degli stessi, non bisogna mai dimenticare di gestire le risorse umane, soprattutto quando si tratta di lavoro a progetto. Il perché è presto spiegato: gestire il personale richiede umanità innanzitutto, caratteristica che consente di mantenere sempre il giusto equilibrio tra professionalità e cura per i propri dipendenti, ma anche una buona dose di ottimizzazione, quella che garantisce che ogni meccanismo aziendale sia ben oliato ed efficiente.

Gestione del personale tra rapporti umani e automatizzazione

È fondamentale ribadire l’importanza del mantenere un piano umano nelle relazioni. Questo aspetto, però, non esclude l’intervento di nuove tecnologie ed automatizzazioni. L’era dell’industria 4.0, tecnologicamente avanzata e per questo più competitiva, prevede che anche la gestione del personale cominci a fare uso di strumenti informatici. Non è un mistero, infatti, che si prediliga integrare la gestione delle risorse umane con software di tipo gestionale o ERP (Enterprise Resource Planning).

Le criticità alle quali prestare attenzione

Perché è così cruciale gestire il personale attentamente? Ottimizzazione è la parola chiave, il che vuol dire avere sempre un ottimo metodo di gestione di:

  • Orari di lavoro
  • Ferie
  • Attività
  • Costi
  • Buste paga
  • Controllo delle performance

Per esempio, ottimizzazione degli orari nel caso di lavoro a progetto significa evitare gli errori più comuni, quello di sovrapporre risorse simili oppure non distribuire in maniera intelligente assenze, ritorni a lavoro e nuovi inserimenti.

L’ottimizzazione non riguarda solo il fronte azienda, ma anche le attività più specifiche di un dipendente. Non bisogna sottovalutare l’importanza del monitoraggio costante e delle attività di pianificazione e programmazione. Un buon project management è il segreto per il successo sicuro di un progetto lavorativo.

Su questo fronte, ovviamente, gli ERP sono l’aiuto ideale, se non fondamentale, nonché una soluzione sicura per le loro capacità analitiche. Ma sul resto come si agisce?

Gli errori nel percorso verso l’ottimizzazione aziendale

Al di là del controllo, ci sono aspetti di carattere più “umano” da considerare. Tra questi troviamo soprattutto:

  • Motivazione;
  • Networking;
  • Ambiente;
  • Formazione.

1. Motivazione

Non è banale parlare di motivazione quando ci si occupa del personale di un’azienda e gli errori da evitare sono facili da elencare:

  • Sottovalutare il potere del dialogo: è importante preoccuparsi sempre di conoscere i punti di vista di un dipendente per comprenderne meglio le qualità e incanalarle nella giusta direzione. A questo proposito, è bene usare non solo mail o comunicazioni ufficiali, ma anche chiacchierate a quattr’occhi per un po’ di sano confronto di persona.
  • Non tenere conto del livello di soddisfazione di un dipendente: potrà sembrare un’attività superflua, ma invece un controllo periodico della soddisfazione di un dipendente può aiutare a migliorare molti aspetti del lavoro e persino della produttività. Se alcuni processi aziendali sono obsoleti, superflui o ripetitivi perché non migliorarli insieme al proprio personale?

2. Networking

Il networking, invece, è un aspetto sul quale solo recentemente sono stati puntati i riflettori. Sembrerebbe solo un vezzo, ma in pratica significa costruire una rete vera e propria tra collaboratori, reparti e dirigenza. Si fa spesso l’errore di considerare il networking un semplice lavoro gomito a gomito, mentre invece esso implica dialogo diretto, confronto continuo e nuovi stimoli che possono trasformarsi in soluzioni lavorative innovative e più produttive.

3. Ambiente

Il punto 3 è vittima di un errore classico e prevedibile: si tende a semplificare troppo gli ambienti lavorativi, trascurandone molti aspetti. In pratica, si sottovaluta quanto un ufficio ben organizzato e confortevole possa in realtà migliorare le performance lavorative di un team. L’altro sbaglio comune è quello di non prevedere una zona relax credendo erroneamente che peggiori i risultati creando motivi di distrazione. L’ufficio, in realtà, diventa dimora dei dipendenti per molte ore al giorno; è più che consigliato, quindi, fare in modo che non diventi soffocante.

4. Formazione

Ultima, ma non per questo meno importante, la formazione: errore comune è quello di non pianificarla nei minimi dettagli, spaventati dall’investimento iniziale. Anche la gestione del personale per un lavoro a progetto, invece, può avere come perno la formazione. Essa implica che l’azienda sia sempre al passo con i tempi, pronta ad evolvere in un futuro sempre più avanzato.

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