Riconoscimento immagini: intelligenza artificiale, una funzionalità che può supportare le aziende nelle loro attività quotidiane
Per la funzionalità di riconoscimento immagini interna a Sme.UP ERP sono state utilizzati due servizi di IBM Watson Developer Cloud: Watson Visual Recognition e Watson Language Translator.
Watson Visual Recognition permette di estrarre i contenuti di un’immagine e riconoscere se si tratta ad esempio di un’automobile, un cavallo, un tornio, un viso… ma anche di estrarne i colori o le forme.
Il servizio, data un’immagine, restituisce una lista di tag di riconoscimento, associati ad un punteggio di confidenza. Tale lista è fornita in lingua inglese. E’ per questo che è stato successivamente utilizzato Watson Language Translator, per tradurre dall’inglese nella lingua locale (in questo caso l’italiano), i tag ottenuti dal servizio di riconoscimento visuale.
Nel video successivo si mostra un esempio di riconoscimento immagini in Sme.UP Mobile.[/vc_column_text][vc_video link=”https://youtu.be/NibwfM_Esuk”][vc_column_text]Il servizio base di riconoscimento di immagini di Watson fornisce risultati interessanti, ma non ancora del tutto affidabili. Potrebbero risultare generici per alcuni scopi: si potrebbe infatti voler riconoscere solo determinati tipi di immagini, ma in maniera più dettagliata e accurata. Questa tematica potrebbe essere superata tramite una funzionalità avanzata del servizio Watson Visual Recognition, l’addestramento personalizzato. In particolare, le proprie istanze di servizio in cloud possono essere istruite tramite dei classificatori custom, in modo da restituire risultati mirati, specifici della realtà che si vuole governare, affinando così il riconoscimento e adattandolo alle proprie esigenze di business. Con un intervento di tal genere un servizio di riconoscimento immagini interno a Sme.UP potrebbe essere utilizzato, come già proposto in Ditech, in fase di catalogazione di prodotti o parti di prodotto da vendere o da acquistare, sui quali poter effettuare ricerche intelligenti in base alle loro caratteristiche tecniche individuabili visivamente, quali ad esempio tipologie, colorazioni o lavorazioni particolari.
Sme.UP e l’interesse per l’AI
Da sempre Sme.UP pone molta attenzione a tutto quanto possa permettere ai propri clienti di trarre vantaggi competitivi e commerciali dalla sua adozione. Per questo nutre un grande interesse per l’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale (AI) è una disciplina appartenente all’informatica che studia i fondamenti teorici e le tecniche in grado di permettere ad un sistema tecnologico di compiere azioni e prestazioni che sembrano esclusivi dell’intelligenza umana.
Grazie agli esponenziali sviluppi tecnologici degli ultimi anni l’intelligenza artificiale può essere impiegata con successo dalle aziende, per potenziare i propri servizi e prodotti o per facilitare i propri processi interni. Si pensi ad esempio all’enorme utilità di funzionalità come:
- assistenti virtuali
- chatbot (programmi capaci di conversare con esseri umani)
- riconoscimento e della sintesi vocale
- riconoscimento di immagini
- interpretazione semantica di testi
- traduzione testi automatica in lingue differenti.
I primi interessanti interventi effettuati all’interno del software Ditech di Molteni Informatica, società del gruppo Sme.UP (si veda l’articolo Integrazione A.I. e ERP) hanno portato a proseguire il progetto dell’integrazione di funzionalità AI in Sme.UP con l’inserimento di un servizio di riconoscimento di immagini basato sulle API di IBM Watson nel software gestionale Sme.UP ERP.
IBM Watson
L’intelligenza artificiale è sempre stata un tema sul quale IBM è stata pioniera, ottenendo risultati storici.
Nel 1997, ad esempio, Deep Blue, computer appositamente progettato dall’IBM per lo scopo, vinse a scacchi il campione Garry Kasparov.
Nel 2011 il suo nuovo sistema di intelligenza artificiale, denominato Watson in onore del primo presidente dell’IBM Thomas J. Watson, partecipò al famoso quiz televisivo americano Jeopardy e battè i due campioni in carica.
In termini di riconoscimento di immagini non possiamo non citare il progetto Avicenna. Si tratta del progetto a qui sta lavorando la IBM Watson Health Business Unit, in grado di:
- leggere immagini radiologiche
- confrontare i dati ricavati con gli altri dati clinici dei pazienti
- formulare ipotesi di diagnosi, come una sorta di “radiologo” robot.
E’ di impatto notevole anche il progetto Omniearth che sfrutta il servizio di riconoscimento di immagini di IBM Watson per combattere la siccità in California.
Le più consolidate funzionalità di intelligenza artificiale di Watson sono rese accessibili a chiunque le voglia utilizzare tramite il Watson Developer Cloud di IBM.
Esse sono richiamabili tramite API e disponibili in cloud con modalità “as a service”, a costi bassissimi per ogni interrogazione (per profili limitati nel numero di richieste il piano tariffario è gratuito).
Insomma, come ci dimostra il mercato, IBM in primis, l’Intelligenza artificiale sarà molto utilizzata in futuro. Sme.UP vuole portare innovazione alle aziende, per questo continuerà a studiare applicazioni in grado di supportare i clienti “in modo intelligente”.[vc_row][vc_column el_class=”blog-author”][distance][vc_separator el_width=”50″][vc_row_inner][vc_column_inner el_class=”blog-author-img” width=”1/12″][vc_single_image image=”19363″ img_size=”60×60″][/vc_column_inner][vc_column_inner el_class=”blog-author-txt” width=”5/6″][vc_column_text]Chiara Zambelli
Responsabile CI/CD – Gruppo Sme.UP
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