L’esigenza

La rivoluzione digitale dell’Industria 4.0 ha portato una grande sensibilizzazione sul tema della raccolta dati. Abbattere le improduttività, monitorare lo stato di avanzamento delle commesse in tempo reale, prendere decisioni di make or buy, sono solo alcune delle vie dove l’integrazione dei dati di campo ha aperto nuovi orizzonti.

Gettando uno sguardo oltre il breve periodo si scopre però uno snodo cruciale sul quale riflettere. I dati raccolti devono essere storicizzati. Può sembrare un aspetto ovvio, ma non è così. Si pensi ad un percorso di tracciabilità di un lotto che per motivi legislativi vada conservato per anni. Moltiplicando lo spazio d’archiviazione richiesto dalle informazioni salienti per il numero dei lotti prodotti negli anni, ci si rende conto che le esigenze di memoria diventano considerevoli.

La soluzione principe a tutto questo esiste e si chiama cloud.

Non stavamo parlando di MQTT?

Vero, il tema cloud non è il centro di questo articolo, ma è il contesto dove le caratteristiche dell’MQTT si esaltano.
I messaggi MQTT richiedono infatti poca banda ed hanno un basso impatto. Possono quindi viaggiare con minima incidenza su reti che gestiscano già un traffico importante o in situazioni dove la connessione internet non sia nelle condizioni ideali.
Tenendo sempre valide queste caratteristiche, è possibile inoltre configurare il protocollo per renderlo affidabile, ovvero attivare dei meccanismi che garantiscano il recapito del messaggio a destinazione.

smeup e l’MQTT

Anche l’IIoT di smeup ha scelto di organizzare il proprio sistema di raccolta dati e storicizzazione in cloud utilizzando l’MQTT come ponte tra la parte on site e l’esterno, con risultati soddisfacenti anche in presenza di condizioni limite sotto il profilo delle prestazioni di banda.

Marco Ambrosini
Industrial IoT Specialist – smeup
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Published On: Giugno 4th, 2019 / Categories: IOT / Tags: , , , /

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