Alla luce dell’esplosione dello smartworking imposta dall’emergenza coronavirus, è aumentata anche la possibilità di assumere posture scorrette, con il conseguente rischio di far emergere disturbi muscolari o articolari latenti o provocarne di nuovi (sia a breve che a lungo termine).
La modernità, la tecnologia e lo stress ci stanno allontanando dalla presa di coscienza della corporeità e, mentre l'”igiene orale” é ormai una tematica compresa da molti, se non da tutti, come prevenire il mal di schiena é ancora un tema oscuro nel 2020.
Ecco alcuni consigli da seguire su postura e smart working.
La seduta
Se la seduta della nostra postazione di smart working è scomoda e non adeguatamente controbilanciata, ci troviamo a rischio di mal di schiena. La tensione causata dalla posizione scorretta che la sedia ci costringe ad assumere si somma a quella innescata dalle dinamiche professionali.
Inoltre, una posizione scorretta può ostacolare la circolazione sanguigna, causando gonfiori e pesantezza agli arti inferiori e, nelle persone predisposte, aggravando problemi venosi già esistenti.
Per contrastare questa problematica è indicato l’utilizzo di una seduta ergonomica oppure un tappetino di materiale gommoso morbido.
In assenza di una seduta professionale, è possibile prevenire i fastidi lombari aggiungendo un cuscino a supporto della parte bassa della schiena.
Stando seduti, le cosce devono formare un angolo di circa 90° con le gambe: per avere un maggiore comfort è possibile utilizzare un poggiapiedi, strumento che non solo aiuta a mantenere una postura più equilibrata, ma favorisce anche la circolazione sanguigna.
Quando siamo seduti davanti al computer è importante che ci domandiamo se le nostre gambe sono posizionate bene rispetto alla schiena, ma anche se riusciamo a respirare riempiendo i polmoni.
E’ importante soprattutto evitare di scegliere posture bizzarre, come stare seduti sul divano con il portatile sulle ginocchia o rimanere a letto lavorando appoggiati sul piumone.
La posizione
Anche il collo deve essere in una posizione ottimale rispetto al computer, altrimenti il rischio è quello di contratture, le cui conseguenze rientrano nell’insieme di sintomi nota comunemente come cervicale.
Si tratta di un disturbo che provoca irrigidimento del collo e che impatta sulla facilità di movimento. Tende ad essere accompagnato da disturbi quali vertigini, nausea, cefalea e parestesie (formicolii) locali. Alcune di queste manifestazioni sono dovute a fenomeni vascolari, in particolare alla lieve stenosi dei vasi sanguigni che scorrono nel collo.
Per evitare che la posizione sbagliata del computer causi conseguenze fisiche, dobbiamo regolare l’altezza del monitor, che deve essere allineato con gli occhi. Per sollevarlo, se è basso, possiamo ricorrere all’acquisto di supporti attraverso i quali è possibile regolarne l’altezza. Oppure, più semplicemente, possiamo posizionare al di sotto di esso dei libri.
È importante che, lavorando, i gomiti siano ben appoggiati sul piano in maniera tale che la sollecitazione sia equamente distribuita su entrambi.
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