La fase di lockdown legata all’emergenza Coronavirus ha costretto le aziende a confrontarsi con una nuova realtà, ovvero quella del lavoro da remoto, cambiando di fatto il modo di lavorare. Questa condizione ha aperto e ampliato i confini delle aziende, che hanno esteso il lavoro anche all’interno delle mura domestiche, delocalizzando le attività lavorative.
Gran parte delle attività che prima venivano svolte in ufficio si sono quindi trasferite a casa. Aspetto positivo dello smart working è infatti quello di poter essere attuato attraverso pochi strumenti indispensabili, ovvero un computer, fisso o portatile, e una connessione ad internet.
Esistono poi diversi accessori che in realtà hanno un ruolo più che accessorio per rendere ottimale lo svolgimento del lavoro da casa, come le sedie ergonomiche, i mouse, le cuffie per le conference call e via discorrendo.
Ma alcuni, soprattutto le risorse impiegate in ruoli amministrativi, si sono posti la domanda: come stampare in smart working?
Se in fase di lockdown infatti molti lavoratori si sono recati in ufficio per recuperare il proprio pc portatile da utilizzare a casa, le stampanti professionali da ufficio sono rimaste relegate tra le mura aziendali. Come fare quindi? Una soluzione esiste: si chiama stampa distribuita. 

Stampa vs digitalizzazione 

Facciamo un passo indietro. Qualcuno potrebbe obiettare: perché stampare, quando le aziende si stanno muovendo verso la digitalizzazione dei documenti? 

Qui si potrebbe rispondere proprio che la necessità di stampa esiste ancora perché il processo di digitalizzazione documentale delle aziende non è ancora totale, per cui per alcune tipologie di documenti si impiega ancora la stampa fisica. Quindi se da una parte la direzione giusta è quella di spingere verso la totale digitalizzazione dei documenti aziendali e della loro gestione, d’altro canto la tecnologia non può certo trascurare chi ancora non ha completato questo processo.

La stampa distribuita

La nuova frontiera della stampa per chi lavora è quindi la stampa distribuita. 

La stampa distribuita è un modello compatibile con lo smart working, modalità che molto probabilmente continuerà ad esistere anche in futuro. L’esigenza delle aziende è quindi quella di consentire ai propri dipendenti, per lo meno quelli che hanno la necessità di stampare regolarmente molti documenti, di avere la possibilità di stampare anche presso la propria abitazione.
Come? attraverso l’utilizzo di stampanti inkjet multifunzione adatte all’utilizzo domestico, che decentrano di fatto la stampa. A differenza delle stampanti laser da ufficio, quelle inkjet consentono anche una riduzione dei consumi energetici e dei costi di stampa. Un altro trend in fatto di stampa, sempre relativo a questo contesto, è il printing as a service, che prevede il pagamento non in base al prodotto acquistato ma in base all’utilizzo effettuato, quindi alle stampe prodotte. questo sistema è vantaggioso per le imprese perché consente di ridurre i costi e di ridurre gli oneri di monitoraggio dello strumento. 

Published On: Agosto 17th, 2020 / Categories: News da smeup / Tags: , , /

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