In questo periodo di lockdown, molte imprese si sono trovate ad affrontare una forzata spinta tecnologica.
Lo smart working, infatti, è una modalità lavorativa che ha permesso a molte realtà imprenditoriali di non fermare del tutto la propria operatività, ma richiede necessariamente una maggiore digitalizzazione del lavoro. Abbiamo dunque compreso l’importanza dell’avanzamento tecnologico per le imprese, anche se a ben pensarci le risorse necessarie per attivare il lavoro agile sono poche e spesso sono già presenti: i requisiti di base sono infatti una connessione ad internet e un computer, preferibilmente portatile. Poi ci sono, ovviamente, strumenti di collaborazione digitale e altre tecnologie che svolgono un importante ruolo nel rendere questa modalità di lavoro più efficiente. Ad esempio, smart working e Cloud Computing può essere un binomio vincente. Ma andiamo con ordine. Quali novità ha introdotto lo smart working nella cultura lavorativa? E qual è quindi il ruolo della digitalizzazione nella rinnovata operatività?

L’ innovazione introdotta dallo smart working

In questo periodo di distanziamento sociale, smart working ha coinciso con l’home working. Ma in realtà il lavoro agile non è semplicemente trasferire il lavoro dall’ufficio all’abitazione. Lo smart working implica infatti una diversa concezione del modo di lavorare: si passa da un modello in cui il lavoro viene misurato in termini di ore trascorse di presenza in ufficio a un modello il cui il lavoro svolto viene misurato in termini di obiettivi raggiunti, a prescindere dal luogo e dalle modalità in cui il lavoro viene svolto. In questo senso il lavoro agile introduce una maggior responsabilizzazione delle risorse che gestiscono più in autonomia tempi e spazi e sono più autonome nello scegliere la modalità più efficiente per raggiungere gli obiettivi. 

Altro elemento importante sono gli strumenti di collaborazione digitale, tools di grande utilità in questo contesto in cui la collaborazione assume un’importanza ancora maggiore. 

La digitalizzazione come ingrediente essenziale

Per digitalizzazione non intendiamo semplicemente il fatto di introdurre in azienda degli strumenti digitali. Digitalizzazione implica piuttosto un cambiamento dell’organizzazione dei processi operativi che sfruttano gli strumenti digitali, come ad esempio tools di collaborazione digitale e servizi di Cloud Computing, che non cambiano le funzioni per cui questi vengono utilizzati, ma cambiano le modalità di gestione dei processi e dei modelli organizzativi secondo un’ottica più flessibile.

Il Cloud computing come spinta per l’innovazione

Smart working e Cloud Computing sono strettamente collegati. Quando parliamo di Cloud Computing facciamo riferimento alle strutture, i Data Center, che dialogano tra di loro e comunicano con gli utenti del servizio sfruttando la rete internet, appunto il Cloud. La tecnologia Cloud offre alle aziende moltissimi vantaggi, tra cui l’interscambio rapido dei dati e un alto livello di protezione delle informazioni grazie ai sistemi di backup e disaster recovery. Ma non solo: questi sistemi permettono anche un maggior livello di sicurezza dei dati aziendali, fondamentale soprattutto in questo periodo in cui molti dati aziendali vengono trattati attraverso i dispositivi mobili. Tra le problematiche riscontrate in questo periodo di smart working dalle aziende troviamo infatti la difficoltà di controllo della sicurezza dei dati e la difficoltà a rispettare la conformità alle normative in merito alla protezione dei dati aziendali e personali: il Cloud Computing in questo senso è un elemento di importante sostegno alle aziende in merito alla protezione dei dati.

 

 

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