Durante il periodo di lockdown le aziende hanno sperimentato l’importanza dell’utilizzo delle tecnologie digitali per lavorare. Moltissime imprese infatti proprio grazie ai nuovi strumenti digitali hanno potuto continuare a lavorare, in toto o in parte, grazie allo smart working, ovvero il lavoro da remoto. Il lavoro agile ha infatti il grande vantaggio di non richiedere requisiti di difficile reperimento per essere attivato: è sufficiente, per partire, dotarsi di una connessione ad internet e di un computer o un dispositivo mobile. 

Molte altre aziende, invece, si sono dovute fermare: si pensi a tutte le imprese che non operano tramite il lavoro in ufficio ma le cui risorse lavorano prevalentemente all’interno di un reparto produttivo. Ma il lavoro agile può essere applicato solo agli uffici? Sarebbe possibile fare smart working in fabbrica?

Le tecnologie digitali in fabbrica

Di digitalizzazione dei processi delle fabbriche si parlava già prima dell’esplosione della pandemia, ma questo era un processo che stava andando molto a rilento all’interno delle aziende. In questo senso, il lockdown ha evidenziato l’importanza e la necessità di introdurre le tecnologie digitali a pieno regime all’interno delle aziende e di ridisegnare i processi produttivi. Come è stato possibile vedere durante questo periodo, le aziende che avevano già introdotto i nuovi strumenti digitali al proprio interno hanno potuto sfruttarne appieno i vantaggi, riducendo il contraccolpo della situazione ed evitando la chiusura. A fronte di un’introduzione piena e non parziale della digitalizzazione all’interno delle aziende produttive, anche lo smart working in fabbrica è possibile. In questo periodo, sono emersi alcuni filoni principali legati alle necessità di digitalizzazione delle aziende e al potenziale degli strumenti digitali per le fabbriche: 

  • Attivazione dello smart working 
  • Digitalizzazione dei processi in ottica 4.0 
  • Ridefinizione dei processi secondo modelli più efficienti ed in linea con le nuove tecnologie utilizzate
  • Identificazione di nuovi modelli di business
Lo smart working in fabbrica

In che modo è possibile quindi attuare lo smart working in fabbrica? 

All’intero degli impianti produttivi ci sono figure professionali per cui la presenza fisica è un elemento imprescindibile, ma altre potrebbero invece sfruttare le tecnologie digitali per lavorare da remoto. 

Due esempi sono quelli del reparto manutenzione e del reparto qualità. Come è possibile attuare il lavoro da remoto in questi casi? Gli strumenti ce li fornisce la tecnologia. Uno di questi è ad esempio il Digital Twin, o gemello digitale, ovvero “ La rappresentazione virtuale di un’entità fisica, vivente o non vivente, di una persona o di un sistema anche complesso. La componente digitale è in qualche modo connessa con la parte fisica, con la quale può scambiare dati e informazioni, sia in modalità sincrona, che asincrona.” (wikipedia)

Il Digital Twin consente la gestione delle informazioni relative alle macchine e ai processi produttivi anche a distanza. Questo non vuol dire eliminare la componente umana dai reparti produttivi o sostituire le persone con i robot, ma sfruttare le tecnologie in casi di necessità come quella che si è presentata e in generale agevolare il lavoro da remoto e l’utilizzo di nuovi strumenti. 

Ma non solo: l’occasione potrebbe essere colta anche per sfruttare i vantaggi del lavoro da remoto, come ad esempio la manutenzione a distanza dei macchinari, se fattibile da distanza, consente di risparmiare tempi e costi di trasferta e di poter coinvolgere anche più risorse su progetti di particolare importanza.

Published On: Luglio 16th, 2020 / Categories: News da smeup / Tags: , /

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