Uno dei maggiori motivi che portavano le aziende ad essere diffidenti nei confronti dello smart working prima del Coronavirus era la questione della produttività. Molti infatti erano convinti che il lavoro da remoto implicasse un minor livello di produttività, associato anche ad un minor livello di controllo. Per questo, soprattutto in Italia, lo smart working fatica ad entrare a far parte della cultura lavorativa. In realtà, in smart working produttività ed efficienza non sono affatto inferiori, anzi. Molto spesso, grazie al lavoro da remoto queste aumentano, perchè lo smart working si basa proprio su un diverso modo di lavorare, basato sulla flessibilità di tempi e luoghi e sulla misurazione della produttività attraverso il raggiungimento degli obiettivi anziché le ore trascorse al lavoro.
Il rischio di un calo di produttività, o di motivazione, è comunque dietro l’angolo, spesso a causa dell’isolamento sociale che il periodo di lockdown ha comportato.
Come fare quindi per mantenere alte anche in smart working produttività e motivazione? Ecco alcuni elementi chiave. 

Mantenere i contatti

Il mantenimento di un adeguato livello di contatto con i propri colleghi e i membri del proprio team è fondamentale. Questo perchè il coordinamento, soprattutto quando di tratta di lavorare ad un progetto, è fondamentale per mantenere un livello di produttività adeguato e soprattutto eliminare eventuali perdite di tempo dovute ad uno scarso dialogo. Mantenersi aggiornati sullo stato di avanzamento dei lavori e sugli obiettivi diventa quindi un elemento primario.

Aumentare la collaboratività

Un buon livello di collaborazione aiuta non solo a svolgere il lavoro più in fretta, ma anche a farlo meglio. Il confronto con i colleghi e l’aiuto reciproco permettono di unire le competenze, ma contribuiscono anche a mantenere alta la motivazione. 

Lo smart working e le tecnologie digitali offrono oggi diversi strumenti di collaborazione digitale: dai file condivisi agli strumenti di conference call. 

Alto livello di flessibilità

La flessibilità è la grande novità introdotta dallo smart working, detto appunto anche lavoro agile perchè conferisce ai lavoratori un alto livello di autonomia nella scelta dei tempi e dei luoghi in cui lavorare. Imporre rigidamente gli orari di ufficio anche a casa non è un buon modo per mantenere alta la produttività, così come aspettarsi che un dipendente sia reperibile in qualsiasi momento della giornata o anche durante il weekend perchè lavora da casa non è la via giusta per mantenere alta la motivazione. E’ importante quindi lasciare al lavoratore il giusto livello di autonomia nel dilazionare gli orari di lavoro, ma con criterio.

Momenti conviviali 

Così come in ufficio la pausa caffè è un’istituzione, perchè contribuisce a creare legami tra colleghi, scambiare idee ed opinioni, rilassarsi dopo una lunga riunione, ritrovare la concentrazione per riprendere il lavoro, allostesso modo anche in smart working sono necessari dei momenti di convivialità tra colleghi, proprio per evitare quel senso di isolamento che alla lunga andrebbe inevitabilmente a minare motivazione e, di conseguenza, anche la produttività. Via libera quindi a pause condivise, con qualsiasi strumento: telefono, conference calls, chat rooms…

Published On: Luglio 13th, 2020 / Categories: News da smeup / Tags: , /

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