CIO – Fase 2

L’emergenza derivante dal manifestarsi di numerosi casi di COVID-19 ha avuto ripercussioni sull’operatività di tutte le aziende che sono state costrette a cambiare in maniera repentina le proprie modalità di business.

I CIO e la Digital Transformation

I CIO in questa fase sono stati attori e registi fondamentali di un cambiamento drastico e strutturale mai vissuto prima d’ora, mettendo alla prova strategie maturate negli anni, combattute con budget non sempre adeguati, e con colleghi spesso poco predisposti al cambiamento e all’innovazione.

Inoltre, l’assenza di preavviso ha sconvolto i piani e i progetti studiati nel tempo, non permettendo ai manager IT di progettare le soluzioni necessarie che permettessero il corretto proseguimento delle attività operative in maniera sicura, affidabile e controllata.

La mancanza di un numero sufficiente di dispositivi portatili, di sistemi di videoconferenza a basso costo e di connettività adeguata, sono stati solo alcune delle problematiche concrete che i CIO hanno dovuto affrontare, trovandosi costretti ad optare per politiche come quella dei BYOD, ovvero dell’adozione, per mansioni di tipo aziendale, di dispositivi personali e quindi non adeguatamente protetti e predisposti per accedere in maniera sicura al sistema informativo aziendale.

Noi stessi, come azienda strutturata multisede, abbiamo vissuto in prima persona il riflesso delle nostre scelte tecnologiche in un contesto di smart working, adoperandoci per garantire un ottimo livello operativo senza soluzioni di continuità a più di 400 collaboratori.

Grazie quindi a risultati come questi, il buon operato dei manager IT ha dimostrato come gli investimenti in tecnologia non rappresentino più una voce di costo nel bilancio delle aziende, ma una vero e proprio investimento abilitante e necessario per il miglioramento del business e come differenziante nei confronti della concorrenza.