Chi sei? Come sei arrivato in smeup?

Carina

Sono Carina Gentiana Pasere, vivo e lavoro a Parma e sono arrivata in smeup in seguito all’acquisizione da parte di quest’ultima della ditta presso cui lavoravo.

Giovanni

Ciao, sono Giovanni Del Bono. Dopo la laurea in Ingegneria elettronica con specializzazione in tecnologie informatiche e robotica autonoma, ho lavorato per un paio di anni in diverse realtà, tra cui Siemens Mobile Italia per cui ho sviluppato l’algoritmo “EDGE” e alcuni di performance measurements. Su proposta di un grande amico che lavorava nella “allora” SMEA, sono entrato a fare parte del gruppo nel 2005. 

In quale sede lavori?

Carina
Lavoro nella sede di Parma, anche se al momento ho scelto la forma dello smart working, da casa.

Giovanni
Lavoro da sempre nella Sede di Erbusco.. la visione delle vigne limitrofe è impagabile 🙂

 Di cosa ti occupi in smeup?

Carina
Faccio parte del Laboratorio di sviluppo, ci occupiamo di nuovi sviluppi sui prodotti smeup; inoltre continuo ad occuparmi del supporto del prodotto RDS ERP, un gestionale appartenente alla ditta per la quale lavoravo prima dell’acquisizione.

Giovanni
Sono ormai più di 15 anni che faccio ricerca e sviluppo per il nostro laboratorio, dapprima come ingegnere del software e sviluppatore, successivamente come coordinatore e team leader. Mi sono quasi sempre occupato di ambiti tecnologici, in particolare dei nostri client (Windows, Web, Mobile), componenti e frontend.. sconfinando a volte in ambiti database, backend e applicativo 🙂

Cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Carina
Mi piace molto il mio lavoro, sono stata molto fortunata, fin dall’inizio della mia attività lavorativa, una volta finita la scuola. Fare sviluppo software mi piace molto, mi pone spesso di fronte a nuovi problemi da affrontare e risolvere; difficilmente diventa noioso, dato che ci sono sempre nuove sfide da affrontare.

Giovanni
Non sono poche le cose che mi piacciono del mio lavoro. Ma forse ciò che mi piace di più in assoluto sono le persone. Ne ho conosciute molte negli anni e tutte quelle con cui ho lavorato (e lavoro) in laboratorio hanno lasciato un “segno” positivo. In generale adoro la tecnologia (di QUALSIASI tipo) e qui non manca certo l’opportunità di vedere ed imparare cose nuove. Più di recente ho anche scoperto che è appagante, non solo sviluppare e realizzare qualcosa ma anche coordinare persone e progetti.. soprattutto nel clima di amicizia del laboratorio smeup.

Ricordi il tuo primo giorno in smeup?

Carina
Il primo giorno in smeup… è stato il primo giorno in cui il reparto dirigente è venuto a Parma per presentarsi a noi dipendenti, dopo l’avvenuta acquisizione. In quel periodo ero in ferie, ma sono tornata per potere partecipare e vedere di persona cosa stava succedendo. L’acquisizione, almeno per quanto mi riguarda, è stato un evento improvviso e senza particolari segnali premonitori, quindi inizialmente non l’ho vissuto in modo particolarmente tranquillo.

Giovanni
Certo! Avevo poco più di 25 anni e devo dire che non “ci ho capito nulla” di quella giornata. Nonostante una laurea, una specializzazione e non poca esperienza pregressa, riuscire a tenere il passo sui ragionamenti di Silvano è stato come per un centometrista amatoriale fare una “corsetta” con Usain Bolt. Quello che ho capito subito invece è stato che avrei avuto l’opportunità di stringere rapporti personali che sarebbero andati al di là del lavoro. Mi sono trovato bene immediatamente.

Qual è stato il momento più bello o importante da quando lavori in smeup?

Carina
Il momento più bello, sul piano personale, è stato quando ho capito che l’acquisizione non era un evento “negativo”, che date le mie capacità sul lavoro sono stata accolta nel gruppo senza problemi e mi è stata data la la fiducia di cui godevo anche nella ditta dove lavoravo precedentemente. Ho incontrato persone nuove, di cui ho subito apprezzato la professionalità e le capacità lavorative, oltre che le qualità personali, di interazione e collaborazione.

Giovanni
Questa è una domanda talmente difficile da potere essere dichiarata politicamente scorretta. Probabilmente il più bello è stato quando ho fatto partecipi i colleghi più stretti, così come Silvano e Roberto, del fatto che sarei diventato per la prima volta papà. Lavorativamente un momento importante è stato sicuramente quello in cui smeup (nella figura di Mauro Sanfilippo) mi ha proposto di passare “anche” ad un ruolo di coordinamento e di Product Manager, riconoscendo l’impegno profuso negli anni e vedendo in me capacità che non credevo nemmeno di avere. 

Hai un aneddoto divertente da raccontare?

Carina

C’è una circostanza, che si lega alla risposta della domanda precedente…

Un giorno, dopo qualche mese dall’acquisizione, vengono a Parma 3 persone del laboratorio, che al momento non conoscevo.

Cominciano a parlare di “fun”, “schede”, “oggetti”, ecc. e io sono già persa… nulla di quello che dicono mi fa capire che stiamo parlando la stessa lingua, la lingua dei programmatori…
Decidono di mostrarci una “scheda”, aprono l’ambiente di sviluppo e accedono all’editor di “schede”… fanno qualche modifica, di qua, di là, ma ad un certo punto l’editor (ancora in fase di sviluppo e test) da un errore e si blocca…
E’ solo in questo momento che finalmente mi rendo conto che siamo simili, programmatori che creano programmi (a volte non perfetti)…
E’ solo in questo momento che finalmente mi rendo conto che andrà tutto bene!

Giovanni

Molti.. forse pure troppi. Sicuramente diverse trasferte al “Codemotion” con i colleghi, molto divertenti (Nel dopo conferenza, ho visto cose che voi umani…). E poi vogliamo parlare dei mondiali di calcio del 2006, seguiti tutti assieme in “aula corsi” per poi riprendere a lavorare finita la partita? Io non sono un patito di calcio, ma godersi certe cose con la goliardia di amici, colleghi e capi .. non ha prezzo 😉

Cosa pensi dell’altro intervistato?

Carina

Oltre ad essere il team leader del gruppo di cui faccio parte, funzione che esercita benissimo, sempre disponibile e soprattutto sempre cortese, è anche un collega competente, con una memoria infinita.
Lavoriamo insieme da un anno e rende il mio lavoro sempre più agevole; in sua mancanza più di una volta avrei creato “casini”, soprattutto con git, di cui sto ancora cercando di venirne a capo.
La cosa che preferisco però, come già accennato, è la sua disponibilità nell’analizzare qualsiasi problema lavorativo, nel discutere e trovare soluzioni insieme.
Non solo, accetta senza troppe rimostranze la mia tendenza logorroica… ed alla fin fine… ci divertiamo tutti insieme, nel nostro gruppo, per quale minuto, prima di immergerci nel lavoro serio.

Giovanni

Se non fosse che “fa casino” con git e parla veramente tantissimo sarebbe anche anche un ottimo elemento.. ahahah.. ovviamente scherzo. Con Carina, da un anno, lavoro moltissimo. Fa parte del team che coordino ed è sicuramente tra i migliori colleghi con cui lavorare. Ed è pure simpatica e divertente 😉

Published On: Agosto 4th, 2020 / Categories: Interviste /

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