Bisogna analizzare due metriche

RTO e RPO sono due delle metriche fondamentali che consideriamo in fase di pianificazione dell’infrastruttura, e variano da progetto a progetto. La fase di consulenza iniziale è un cardine imprescindibile per realizzare un progetto vincente.

Il parametro RTO

E’ realmente usato per prescrivere l’utilizzo della replicazione o del backup su nastro o disco. Ciò stabilisce anche cosa metterete assieme per un’infrastruttura, che si tratti di un cluster ad alta disponibilità per il failover senza soluzione di continuità o di qualcosa di più modesto. Se il vostro Recovery Time Objective (RTO) è zero (non è possibile avere interruzioni) allora potete optare per un’infrastruttura completamente ridondante con dati replicati fuori sede e così via. Se il vostro RTO è 48 ore o 72 ore, allora forse il backup su nastro è OK per quella specifica applicazione. Questo è l’RTO.

Il parametro RPO

E’ leggermente differente. Da qui la differenza RPO RTO. Questo disciplina la perdita di dati ammissibile – ossia quanti dati mi posso permettere di perdere? In altre parole, se faccio un backup serale alle 7pm e il mio sistema va in fiamme alle 4pm del giorno seguente, tutto ciò che è stato cambiato dal mio ultimo backup è perduto. Il mio RPO in questo particolare contesto è il backup del giorno precedente. Se sono un’azienda che fa elaborazione di transazioni online – ad esempio American Express – bene forse il mio Recovery Point Objective (RPO) risale fino all’ultima, recentissima transazione, fino agli ultimi bit d’informazione che sono entrati. Di nuovo, ciò indica il tipo di soluzione di protezione dati che volete mettere in atto.

Quindi entrambi i parametri, RTO e RPO, effettivamente influenzano il tipo di ridondanza o di infrastruttura di backup che metterete assieme. Più ristretti sono l’RTO e l’RPO più denaro spenderete sulla vostra infrastruttura.

Backup aziendale Cloud: benefici

Ottimizzazione

  • Il modello di costo è solitamente il pay-as-you-go, definito in base allo spazio utilizzato e alla larghezza di banda richiesta. Questo permette di raggiungere un’ottimizzazione dei costi non dovendo spendere in hardware, risorse di rete, spazio data center e personale per la gestione, pagando solo quanto effettivamente necessario.
  • Il salvataggio in Cloud consente di avere sempre a disposizione sia i dati aziendali, sia i salvataggi dei server virtualizzati a prescindere dalla dimensione aziendale e dal software di backup utilizzato. A differenza della Gestione Backup aziendale ordinaria.
  • Portare lo storage sul cloud garantisce ai responsabili It I&O (infrastrutture e operazioni) il backup e il ripristino dei dati in modo sicuro, economico e senza impegnare risorse proprie. Ma sebbene il backup in cloud sia un servizio tra i più diffusi va adattato con attenzione ai bisogni dell’It e del business per poter davvero definire il miglior servizio di cloud storage aziendale, adeguato a ogni specifica esigenza. valutiamo prima di tutto cos’è il cloud storage e quindi: come scegliere tra cloud pubblico e ibrido, i requisiti primari per l’implementazione e soprattutto, mettendo diversi servizi cloud a confronto, i criteri per la selezione del fornitore di soluzioni di archiviazione online.
  • Backup dati è il servizio cloud computing certamente più vecchio, diffuso e consolidato. Il servizio backup online in pratica, anche se in forma del tutto trasparente all’utente, con i servizi di posta elettronica; si diffonde in ambito consumer con i servizi gratuiti di storage e archiviazione on line offerti dai gestori di telefonia mobile e arriva infine ai servizi di cloud storage aziendale pensati per le imprese.

Come Scegliere?

Sia il cloud pubblico che quello ibrido offrono ottima scalabilità, elevata sicurezza (migliore per l’ibrido grazie ai controlli installabili sulla parte privata) e buona availability. Le maggiori differenze stanno nelle prestazioni e nei costi. Nelle prime vince l’ibrido per la possibilità di avere un’area storage privata che fa da cache per i dati attivi e per il traffico da e verso il cloud pubblico (il che aumenta anche l’availability). Nei secondi vince il cloud pubblico per il minor investimento e costo d’esercizio pay-per-use. Quindi: se l’obiettivo è solo il backup e il disaster recovery andrà bene il cloud pubblico; altrimenti si realizzerà una soluzione ibrida, con risorse storage proprie o delle quali avere il controllo, per i dati attivi.

Cosa scegliere come backup aziendale cloud?

Non esiste una risposta ma consulenti che ti possono guidare nella scelta come SMEUP ICS. In questo articolo proverò a darti le informazioni utili per capire al meglio la tua necessità.

Utilizzando il Backup public cloud, non essendoci hardware da acquistare, gestire o mantenere, i costi di gestione diminuiscono, inoltre vengono eliminate le incombenze degli aggiornamenti tecnologici.

D’altra parte, il Backup in private cloud garantisce maggiori prestazioni in termini di affidabilità dei sistemi ed un più elevato livello di sicurezza ma, di contro, soffre della mancanza di quella dinamica scalabilità garantita dal modello pubblico.

Per tutti questi motivi, spesso le aziende tendono a preferire una soluzione ibrida (hybrid cloud) che combina affidabilità e sicurezza.

La prima domanda da porsi è a quale ambito fa riferimento il progetto (online backup, storage primario, disasteri recovery) ossia stabilire lo use case principale.

  • Bisogna poi capire quali sono le informazioni che saranno archiviate e come verranno poi successivamente utilizzate dalle applicazioni in modo da non dover poi sprecare tempo e risorse per l’integrazione dei sistemi.
  • Quale tipologia di storage si preferisce? Si è più orientati allo storage a oggetti per cloud-architected application oppure verso block o file storage per applicazioni tradizionali?
  • È poi fondamentale stabilire gli Sla per la disponibilità dei dati, il che aiuta a capire se quelli garantiti da un service provider esterno sono adatti.
  • Ugualmente vanno identificati i livelli di sicurezza e privacy dei dati richiesti secondo le proprie policy aziendali per capire se il cloud pubblico risponde ai requisiti necessari.
  • Si devono individuare nel dettaglio le normative cui l’azienda deve essere compliant e, di conseguenza, valutare se un servizio di public cloud storage è adeguato.
  • È quindi necessario far combaciare i piani di recovery con i tempi del service provider e se sono in linea con le strategie dell’azienda.
  • Serve, infine, far dialogare, nel caso, storage interno ed esterno, soprattutto nel caso di public cloud.

Detto questo possiamo sicuramente asserire che il Backup cloud ha dei vantaggi a 360°

Permette quindi di aumentare la protezione da ransomware e di ridurre i costi. Elimina la necessità dei backup su nastro o fuori sede, ottendendo una soluzione di conservazione dei dati a lungo e breve termine conveniente per database, singoli file, cartelle e macchine virtuali e non, senza costi aggiuntivi.

Gabriele Dovico Lupo
Sales Specialist – SMEUP ICS
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Published On: Maggio 9th, 2020 / Categories: Cloud / Tags: , /

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