L’industria 4.0 scaturisce dalla quarta rivoluzione industriale: un processo che porterà ad una produzione completamente automatizzata e interconnessa.

L’impatto delle nuove tecnologie avverrà seguendo quattro direttrici di sviluppo:

  • Il settore che si occupa del passaggio da digitale a “reale”: manifattura additiva da modelli digitali 3D, la stampa 3D, la robotica;
  • L’interazione tra uomo e macchina, che coinvolge le interfacce “touch” e la realtà aumentata;
  • L’utilizzo dei dati, comprese la potenza di calcolo e la connettività: big data, open data, Internet of Things, machine-to-machine, cloud computing;
  • Gli analytics, perché è importante raccogliere i dati e ricavarne valore a partire dal “machine learning”, ovvero dalle macchine che perfezionano la loro resa grazie ai dati raccolti e analizzati.
    Tale passaggio non sarà certamente rapido e indolore, e richiederà impegno e dedizione da parte di tutte le componenti, a cominciare dalle università, che dovranno essere sempre più vicine alle imprese in qualità di centri di competenze fortemente impegnati sull’innovazione.

Queste componenti sono anche la leva fondamentale per abilitare le imprese del nostro paese a intercettare lo sviluppo della digital transformation, ma anche per sostenere con nuovi investimenti, con una maggiore formazione del personale e con il rispetto degli standard, una strategia di sviluppo progettuale in grado di garantire una reale interoperabilità.

In tale prospettiva sarà sempre più importante il Cloud Computing, uno dei punti forti di RDS, che permette di erogare, memorizzare ed elaborare informazioni sfruttando risorse software e hardware distribuite geograficamente, offrendo un nuovo modo di erogare servizi alle aziende.

Che cos’è il Cloud Computing?

Le infrastrutture di Cloud Computing sono grandi data center che consentono all’utilizzatore di poter disporre delle risorse di cui necessita (storage, applicativi, programmi, servizi) con la formula del pagamento a consumo. Nasce in questa maniera un nuovo modello aziendale che permette di ridurre notevolmente il potere informatico interno, per poterlo acquisire all’esterno in base alle esigenze del momento.

Volendo semplificare:

  • Da una parte il fornitore di servizi hardware-software fruibili in qualsiasi momento, da qualsiasi luogo e attraverso qualsiasi dispositivo;
  • Dall’altra il cliente che può accedere ai servizi in remoto, senza l’assillo di installazione, aggiornamento e backup o della manutenzione dell’infrastruttura; il tutto on demand e con pagamento ad utilizzo.

Composizione e tipologie di Cloud Computing

Nel processo di erogazione di sevizi cloud risaltano tre diverse figure, ognuna con compiti diversi:

  • Hosting Service Provider: è il fornitore dei servizi di Cloud Computing come server virtuali, spazio di archiviazione, applicativi gestionali, secondo un modello già discusso di pay-per-use;
  • Cloud Broker: è l’amministratore dei servizi cloud, per quanto concerne il loro utilizzo, configurazione e fornitura, oltre ad essere il tramite nelle relazioni tra Cloud Provider e Cloud Consumer;
  • Cloud Consumer: è l’utente finale, colui che usufruisce del servizio fornito dal Cloud Provider.

Il modello pubblico di distribuzione di servizi cloud prevede tre tipologie fondamentali:

  • SaaS (Software as a Service) è il modello più diffuso tra le aziende, le quali, invece di procedere all’installazione del software acquistato direttamente nelle proprie macchine, si avvalgono di un’azienda terza (Hosting Service Provider) che predispone i programmi rendendoli accessibili via Internet ovunque e su qualsiasi dispositivo, prevedendo un pagamento in base all’uso effettivo;
  • PaaS (Platform as a Service): è molto simile al SaaS nel funzionamento, ma l’erogazione del servizio è attinente ad una piattaforma software rappresentata da una serie di programmi, librerie, servizi, ecc.;
  • IaaS (Infrastructure as a Service): è un processo di virtualizzazione di strutture hardware fuori dall’azienda (prevede infatti l’utilizzo di risorse hardware in remoto), da utilizzare per applicativi in uso.

Dove si applica il Cloud Computing?

Il documento dematerializzato è considerato il nuovo paradigma della società dell’informazione e rappresenta una rilevante discontinuità nella struttura dei rapporti interpersonali e sociali, le cui conseguenze sono evidenti.

Attraverso esso, infatti, si ha una maggiore trasparenza, una riduzione degli oneri di processo e degli errori legati alla gestione manuale degli stessi, per non parlare del risparmio di carta, energia e spazio.

Il documento dematerializzato è semplificazione:

  • Gestione più comoda;
  • Tracciabilità in tempo reale dei contenuti;
  • Velocizzazione all’accesso ai documenti;
  • Facilità di archiviazione.

Un altro esempio di Cloud Computing è la fatturazione elettronica, ovvero il processo digitale che consente la generazione, la trasmissione, la gestione e la conservazione delle fatture in formato elettronico, abbandonando definitivamente il supporto cartaceo.

I vantaggi della fatturazione elettronica derivano dalla normalizzazione e digitalizzazione di tutti i processi legati al ciclo di vita della fattura stessa, con notevoli recuperi di efficienza e riduzione dei costi.

Come evidenziano le ricerche dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione del Politecnico di Milano, il beneficio ottenibile passando da un processo tradizionale cartaceo all’elettronico, può arrivare a 11,50 euro a fattura.

Un ulteriore progetto che sfrutta il Cloud Computing, è IoT, Internet of Thingsl’ambito che riguarda gli oggetti reali connessi ad internet.

Aumentano i dispositivi connessi, e l’evoluzione tecnologica ha esteso internet a oggetti e luoghi reali, che ora possono interagire attraverso la rete e trasferire dati ed informazioni: da qui la forte relazione tra Big Data, Analitycs e Internet of Things.

RDS e il Cloud Computing

RDS da sempre fa dell’innovazione tecnologica il credo del proprio lavoro, per offrire a tutte le aziende soluzioni in grado di anticipare le esigenze del mercato.

Il nostro sistema di Cloud Computing permette di accedere ai propri dati in qualsiasi momento e con qualsiasi dispositivo, con estrema flessibilità, in base alle esigenze del cliente. Il tutto, con la massima sicurezza di accesso e protezione dei dati, oltre notevoli vantaggi economici:

  • Abbattimento dei costi iniziali, niente più investimenti per sistemi o attrezzature, in quanto i programmi risiedono nell’infrastruttura cloud, gestita da personale esperto e qualificato;
  • Adeguamento delle condizioni contrattuali iniziali in funzione delle necessità che si prospettano;
  • Maggiore attenzione al proprio core business, in quanto vengono liberate energie umane prima completamente dedicate alla gestione dell’infrastruttura.

Naviga per categoria:

Seleziona una categoria d’interesse dal nostro magazine